Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    La mia voce

    Molte volte non riesco a parlare. È difficile far uscire la mia voce; come se ci fosse qualcosa a bloccarmi.
    Le mie labbra rimangono incollate fra loro e, anche se riesco a staccarle, la voce non vuole uscire.
    Ho perso tante occasioni per dire la mia… Eppure, quelle poche volte in cui ci incontriamo, qualcosa si sblocca.
    Sarà che hai i superpoteri.
    O forse sei un mago e tramite la tua bacchetta magica riesci a liberarmi.
    O ancora, conosci qualche tecnica segreta e riesci a far uscire la mia voce.
    Parlo così tanto da rimanere fioca.
    E tu mi ascolti.
    E io continuo a parlare.
    E tu commenti.
    E mentre io mimo la scena, tu scuoti la testa, ti porti la mano davanti al viso ed inizi a ridere.
    Chiacchierare diventa semplice, ogni cosa che penso, la dico. Qualsiasi cavolata, la urlo fuori, perché so che tu mi ascolterai, senza giudicare.
    E anche se sei impegnato a leggere un messaggio o stai parlando con qualcun altro, riesci a tendere un orecchio nella mia direzione, ascoltare e seguire i miei lunghi discorsi, rivolgendomi, alla fine di tutto, uno sguardo veloce, lo sguardo di chi ha sentito ogni singola parola.

    Alice Maestrini, 4H