Chissà chi decise, nel giorno della mia creazione, la sostanza che compone il mio essere. Chi decise le linee e le idee che abitano dentro di me. Chi decise con chi la mia anima può ritenersi in pace senza mille pensieri neri che travolgono la mia mente.
Chi decise che quella vicinanza avrebbe solo ferito me stessa e chi amo, me stessa e chi dovrei amare, provando a ricambiare quell'intimità che ormai non sembra più data dalla persona ma universale, una legge ineluttabile che ferisce chi non la segue.
Ancora non capisco perché, chiunque mi abbia creato, mi ha dato un'anima che dalla vicinanza si allontana più che può; un corpo che nulla può donare. Che scherzo crudele, quello di un cuore che batte ma che non può amare.
Viola Riglione, 3Q