Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Ansia

    Ci sono tante, forse troppe situazioni nelle quali l’ansia prende il sopravvento e ci impedisce di vivere e godere a pieno ciò che avremmo voluto; soprattutto riesce a impossessarsi della nostra capacità decisionale e della nostra razionalità.
    Ecco, l’ansia per me è un qualcosa di astratto, in quanto la percepisci e la senti, ma non la vedi.
    Puoi percepirla in molte occasioni, e come già ho detto molto spesso in troppe; ti annebbia, ti offusca, ti irrigidisce davanti alla possibilità di provare emozioni, ciò essa non è.
    Si, per me l’ansia non è un’emozione, ma una conseguenza della nostra fragilità e a volte della nostra insicurezza, che ci porta ad assumere atteggiamenti involontari e insoliti.
    Sostanzialmente penso che l’ansia non derivi quindi da impulsi e fattori esterni, ma che sia un qualcosa che involontariamente creiamo noi.
    È vero, è strano pensare che l’ansia, reputata da tutti come sensazione di debolezza e di paura, possa essere originata da noi, ma io penso questo, in quanto molto spesso proprio per riuscire a vivere a pieno ho bisogno di provare ciò che in realtà a molti crea angoscia.
    Proprio perché penso che ciò derivi da insicurezze personali, sostengo che se noi riuscissimo a trasformare quest’ultime in punti di forza, potremmo riuscire a vivere anche l’ansia, arrivando poi a considerarla perfino come una compagna di vita.
    Quindi, non perdere tempo a eliminarla, semplicemente (anche se semplice non è), prova ad accoglierla nella tua vita, senza avere la presunzione di sconfiggerla, ma la volontà di convivere con essa.

    Mirea Cerini, 3D