Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Farmi stare bene

    Fino a non poco tempo fa, davo poca o quasi nessuna importanza all’idea dello stare bene, all’idea dello stare bene con sé stessi
    Prendevo tutto quello che riguardava questo aspetto con superficialità, con misera superficialità forse anche a causa di una forte timidezza
    Mi sentivo come un prigioniero all’interno di una caserma fatta di preoccupazioni e commenti negativi
    Sentivo di essere intrappolato e capivo di non stare bene.
    Ne ero cosciente. ma non capivo realmente come uscirne, non riuscivo ad intravedere nessuna soluzione
    Avevo fin troppa paura di mettermi in gioco, di essere influenzato dai commenti negativi che non mi permettevano di stare bene
    Poi un giorno mi sono guardato allo specchio, dalla testa ai piedi… e ho detto Basta!
    Ho iniziato piano piano a rompere intorno a me questa cella, questa cella che all’esterno mi faceva vedere in un modo completamente diverso rispetto a quello che avevo dentro, a quello che ero dentro
    Da quel giorno in poi, ho capito quanto fosse importante stare bene con sé stessi, stare bene con il proprio corpo, sentirsi bene
    Da quel giorno, ho iniziato ad amarmi nel vero senso della parola
    È un traguardo che non ho raggiunto da un giorno all’altro, ci è voluto tempo e costanza
    Ma ricordiamoci che non è mai troppo tardi per fare qualcosa per noi, o per fare qualcosa per gli altri
    Ho capito che qualsiasi difficoltà o ostacolo che troveremo sul nostro cammino sarà sinonimo di nuova esperienza, sarà l’opportunità per cogliere percorsi ancora più belli e pieni di soddisfazione
    Tutto ciò è stato possibile grazie alle persone a me più care, ai miei amici e familiari, ad ogni momento vissuto nel bene e nel male a scuola con i compagni e i miei prof, ma un ruolo importante lo ha avuto anche il calcio
    Ogni calcio dato al pallone, ogni passaggio o tiro, è stato un pugno alla paura, alla paura di sbagliare in qualsiasi situazione
    Dopo quello che vi ho raccontato, il consiglio migliore che possa darvi è quello di prendersi meno sul serio; prendiamoci davvero tutti meno sul serio
    Togliamoci una volta per tutte la maschera che ci mostra sempre sorridenti agli occhi degli altri, ridiamo di più delle cose che ci capitano, soprattutto di quelle negative
    Solo così si impara ad amare sé stessi e gli altri
    La mia vera fortuna è stata quella di rendermi improvvisamente conto di quali fossero le persone vere, gli amici veri
    Le persone che ti scaldano il cuore
    Vi ringrazio davvero tutti!

    Niccolò Brunori, 4D