Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Mare

    Il mare, quella sensazione di casa che solo esso sa dare, la sua bellezza infinita, le sue strabilianti tonalità turchesi. Il mare è per chi lo sa ascoltare, per chi lo sa interpretare, per chi, come me, quando lo guarda non vede solo dell’acqua, ma vede Casa, prova quel senso di libertà e spensieratezza unica nella sua forma.
    Il mare è il posto dove vado senza una valida motivazione, a prescindere da come mi senta.
    Per me “mare” non significa solo “estate”, per me significa tutte le stagioni, tutti i giorni, a tutte le ore. È la mia seconda casa, il mio punto di riferimento.
    Quanto è bello entrare in acqua e sentirsi avvolti dalle onde come se fossero la mamma o il papà che ti coccola e ti fa sentire protetto?
    Che sensazione strepitosa è quella di andare alle 3 di notte in riva al mare ed ascoltare le onde che si infrangono sugli scogli?
    Quante emozioni scatena un tramonto mozzafiato, visto immersi nell’acqua con lo sguardo rivolto al cielo?
    Il mare non dorme mai, anche quando tutto tace, lui emette un leggero rumore gradevole.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima perché da essi traspare la qualsiasi emozione; ecco, io invece dico che lo specchio della mia anima è il mare, dove la vera me viene fuori e spruzza felicità da tutti i pori.
    Tutto ciò è quello che per me è il mare: il mio posto felice.

    Irene Calà, 3D