Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Old chat

    Ben ritrovati, come state nostri cari lettori? È da quando sono iniziate le vacanze estive che la nostra attività è calata un po’, ma adesso che tutto è riiniziato ripartiremo alla grande.

    Durante le vacanze ci siamo un po’ dispersi, alcuni sono andati al mare, altri in montagna, altri ancora in giro per l’Italia, ognuno di noi ha staccato quanto bastava frequentando altre compagnie ed altre amicizie.

    La nostra classe, come le altre, si è divisa in tanti piccoli pezzettini ognuno dei quali ha seguito un itinerario diverso; perciò, ci sentivamo molto meno di prima.

    Dopo due mesi, passati alla velocità di uno schiocco di dita, siamo tornati a stare tutti insieme nuovamente. È tornata quella voglia di passare le giornate assieme agli amici come prima.

    E non so se a voi è mai capitato di ritrovarvi alle 2 di notte senza sonno a prendere improvvisamente in mano il cellulare, entrate su WhatsApp e ricercate le chat che rimangono alla fine dei contatti. È strambo ma è una sensazione magnifica rileggere le chat di anni prima; ti tornano in mente pensieri di cui ti eri totalmente scordato, ma che ti rallegrano, che ti fanno scappare un bellissimo sorriso che nessuno può vedere, nemmeno tu. Poi ti imbatti in quelle chat in cui volavano solo cavolate e scoppi a ridere, ma ti ricordi che i tuoi stanno dormendo e allora cerchi di soffocare la risata.

    Poi trovi quella chat in cui tu e i tuoi amici vi davate consigli o vi confrontavate su qualcosa e ti ricordi di tutte le cose belle passate con quelle persone ed una sensazione di “wow” vi travolge. Ti rendi conto di quanto siamo cresciuti, di come tu stesso sei maturato rispetto a quello che eri e di alcuni riconosci quei modi che, pur evolvendosi in modo naturale, li caratterizza come marchio di fabbrica.

    Posso assicurarvi che quella notte poi mi sono addormentato col cuore più leggero.

    Mirco Nelli, 4D