Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Ingiustizie

    Una delle domande che l’umanità si fa da tantissimo tempo è “esiste un’entità celeste superiore che ha in mano la nostra vita? Dio (o Allah, Jahvè, o come volete chiamarlo/a) esiste?”
    Questa è una domanda troppo complessa a cui rispondere, quindi ognuno risponde a questa domanda da sé, c’è chi ci crede e chi non ci crede in un Dio.
    Io faccio parte di quelle persone che non riescono a crederci in un Dio ma, ehi, se tu ci credi è figo!
    Rispetto molto le persone che credono, diciamo che io e la religione abbiamo un rapporto di amore/odio.

     Quando penso alla morte di Viola invidio le persone che hanno una fede perché riescono ad affrontare la situazione con più “leggerezza” e soffrono un po’ di meno pensando che la morte “faceva parte del piano di Dio/ora è in un posto migliore”.
    Una parte di me vorrebbe che ci fosse un giudice universale che premiasse i buoni e punisse i cosiddetti bastardi, godrei nel vedere tutte le persone che mi hanno fatto diventare così ansiosa per ogni cosa, pagare per quello che mi hanno fatto.
    Un’altra parte di me invece è felice di pensare che non esista un essere celeste che osserva e giudica ogni cosa che fai.
    Personalmente vorrei credere all’esistenza di un responsabile di tutto ciò che accade, in modo da chiedergli grazie per le cose buone e “arrabbiarmici” per quelle cattive.
    Per me è difficile pensare che un essere supremo e onnipotente che ha creato tutto l’universo non intervenga per evitare che accadano sciagure come guerre, abusi, omicidi, stupri e pandemie. Colui che può tutto in questi casi dov’è?
    Fanno parte del suo piano anche i tumori di quei bambini di 2 anni ricoverati al Meyer che non sanno se vivranno il giorno dopo? Come può l’essere supremo, il giudice universale, permettere simili ingiustizie?
    Perché chi ha creato l’universo ha creato anche quelle cose?
    La malattia e la morte di Viola, una ragazza di 17 ANNI con tutta la vita davanti a sé e che avrebbe potuto fare tantissime cose, anche questo faceva parte del piano di Dio?
    Onestamente non so come dovrei sentirmi riguardo a tutto questo, probabilmente sto solo pensando troppo o forse sono troppo realista o pessimista.
    Voi siate liberi di credere quello che volete, tutto quello che vi fa stare meglio.
    Ognuno si dia la risposta che ritiene più giusta.
    Ilaria, 17 anni

    Ilaria Pesciullesi, 5C