Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Il mio piccolo mondo

    Poggio la testa contro il finestrino e guardo il paesaggio.
    Mi sistemo un'altra volta gli auricolari, per poi chiudere gli occhi e potermi concentrare solamente sulla mia musica.
    Inseguo le note sullo spartito, lasciandomi trasportare dalla melodia.
    Alla fine, raggiungo l'ultimo rigo e cado giù, in una distesa di bianco infinita.
    Rimango sospesa a mezz'aria, mentre mi guardo intorno.
    Vuoto.
    Sento tutti i miei muscoli rilassarsi, la mia testa si svuota di tutti i miei pensieri.
    Nessuna preoccupazione, nessun problema.
    Nulla.
    Galleggio nell'aria, leggera come una piuma.
    All'improvviso sento una piccola folata di vento.
    Mi circonda e inizia a cullarmi come si fa con un bambino appena nato. Poi inizia a cantare una ninna nanna.
    È in quel momento che torno bambina: torno ad essere un piccolo fagottino avvolto in delle fasce, in braccio alla mamma.
    È il momento che preferisco, dentro a questo mondo.
    Il mio piccolo mondo.
    Quel piccolo mondo nascosto all'interno della mia testa e che esce fuori quando voglio rilassarmi.
    Quando voglio mollare per un poco tutte le mie preoccupazioni e le mie ansie.
    Certe volte sento il bisogno di rimanerci per sempre, non svegliarmi mai per poter stare lì dentro.
    Nessuno che mi disturba per i compiti, nessuno che mi domanda qualcosa, ci sono io e solo io.
    Ding!
    Eppure, tutte le volte quel suono arriva.
    Quel campanello che suona e che mi strappa brutalmente dalle braccia del vento e mi riporta alla realtà.
    "Ali, dobbiamo scendere"
    Spalanco gli occhi e, afferrando subito lo zaino, scendo dall'autobus.
    Ritorno alla normalità in un battito di ciglia.
    Nessuno mi ha mai chiesto il permesso di farmi tornare nel mondo reale, eppure tutte le volte ritorno qui, coi piedi per terra.
    E dentro di me, tutte le ansie che ero riuscita a scacciare tornano a galla.
    Sono uscita troppo presto…
    Fatemi tornare indietro.
    Voglio tornare nel mio piccolo mondo.

    (Alice Maestrini, 3H)