Agli studenti con funzione di tutors dell'Istituto TecnicoTurismo Marco Polo
Oggetto : Valutazione sugli incontri di prevenzione delle dipendenze patologiche
In considerazione della sentita partecipazione degli studenti formati come tutors dal Dr. Marini ( Psicologo ) ai 3 incontri di prevenzione delle dipendenze patologiche organizzati nel vostro Istituto insieme alla Referente per il Benessere a scuola ( Prof.ssa Guidetti ), ci è sembrata opportuna una restituzione dei passaggi più significativi.
Dopo una presentazione del ruolo dei Servizi per le Dipendenze ( Ser.T. ) nella prevenzione ed intervento precoce di cura e riabilitazione, ci siamo confrontati sulla percezione del fenomeno dipendenze all'interno dell'Istituto Scolastico e tra i giovani. E' emersa una preoccupazione per la diffusione dell'uso di sostanze (soprattutto cannabinoidi, tabacco ed alcol ) nonché per certe abitudini problematiche che potrebbero evolvere in vere e proprie dipendenze comportamentali ( vedi gioco d'azzardo, dipendenze tecnologiche e shopping compulsivo ).
Nel tentativo di analisi delle possibili cause delle dipendenze, particolare attenzione è stata dedicata alla questione del “vuoto”. A tal proposito si è parlato di una differenziazione tra un “vuoto” collegato alla struttura dell'umano, caratterizzata da limiti e mancanze, e un “vuoto” conseguente ad una povertà interiore della persona, ad una carenza di anima e condivisione di valori. Conveniamo che, per quanto riguarda il “vuoto” caratterizzante la condizione umana, è difficile pensare a qualcosa di diverso dalla sua accettazione e quindi dalla convivenza con esso.; per la nostra cultura dominante invece, che tende a non accettare il limite, il “vuoto” è tabù, è qualcosa di intollerabile, che cerchiamo di allontanare con qualsiasi tipo di “riempimento”. Se non basta la frenesia della nostra vita quotidiana e l'attitudine al consumismo per combattere la “noia”, subentra ogni sorta di dipendenza patologica. Per quanto riguarda invece l'altro tipo di “vuoto” e di solitudine, quello che ci creiamo anche da soli, la questione rimane aperta e necessita di domande da più angolazioni. Decidiamo di porci simili domande a partire da narrazioni concrete.
Nell'ultimo incontro infatti alcuni studenti hanno raccontato alcune storie reali, molto diverse, da loro conosciute. Si è, a questo punto, aperta una riflessione ed un'analisi collettiva, che ha permesso interessanti differenziazioni sulle cause di comportamenti problematici e di vera dipendenza. In particolare, ci è sembrata interessante una distinzione tra due ordini di cause favorenti l'insorgere della dipendenza : uno molto personale e traumatico ed un altro più sociale e culturale. Per la prima tipologia è necessaria una risposta specialistica di cura e riabilitazione; per la seconda è importante un'interazione e consulenza tra operatori e studenti.
Per questo auspichiamo una continuazione di questo rapporto formativo, ed assicuriamo la nostra disponibilità per la prosecuzione della consulenza.
Alessandro Barbanti educatore professionale
Massimo Ginanneschi Medico Responsabile Prevenzione Ser.T. 3 FI ASF