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Seconda lettera agli studenti, alle famiglie, al personale della scuola

Risultato immagini per letteraCari studenti, care famiglie, cari insegnanti, caro personale Ata, perdonatemi se ogni tanto torno a scrivervi. Lo farò periodicamente perché sento il bisogno di mantenere il contatto con tutta la comunità scolastica del Marco Polo. Viviamo un periodo difficile, probabilmente il più difficile dal secondo dopoguerra, come ha detto il Presidente del Consiglio Conte. Difficile per tutti, adulti e ragazzi. Nessuno può prevedere con certezza quanto durerà questo periodo, nessuno ha le risposte giuste, nessuno sa bene come vivere questo passaggio della nostra vita. Ognuno sta cercando la sua misura, il suo equilibrio. Ma, proprio perché non esistono risposte giuste, diventa importante stare insieme, condividere i pensieri e le emozioni, cercare per quanto possibile sentimenti collettivi che rafforzino il senso di comunità. Solo che non è facile stare insieme a distanza, mantenere i legami che ci uniscono attraverso un telefono o lo schermo di un computer, rimanere vicini senza poterci scambiare baci e abbracci. Eppure dobbiamo cercare di farlo. 

L'epidemia da Coronavirus è una emergenza importante. Ma la storia dell'umanità, come sappiamo tutti, ha conosciuto tante crisi, anche molto più gravi. Epidemie o guerre che hanno provocato milioni di morti. Sono esperienze drammatiche, che segnano le persone e cambiano i connotati psicologici, sociali e culturali delle società. Eppure le abbiamo superate. E supereremo anche questa. Ma bisogna essere forti e trovare il modo migliore di attraversarla. La scuola può avere un ruolo importante, può rappresentare un punto fermo, un riferimento decisivo per ragazzi e per adulti. E non deve sottrarsi. In un momento in cui nel Paese assistiamo a una gara di generosità nella quale tanti rischiano la propria vita per aiutare gli altri, la scuola ha il dovere di fare la propria parte. Per questo chiedo a tutti di continuare a svolgere con impegno e dedizione il proprio lavoro, per quanto e per come è possibile. Insegnanti e studenti devono continuare a portare avanti le attività didattiche, cercando di dare il senso della normalità, l'idea che la vita va avanti e che lo studio e la cultura sono gli strumenti migliori per affrontare i momenti di crisi. Il personale Ata ha il compito di seguire la macchina organizzativa in modo da farci trovare tutti pronti quando riapriremo la scuola. 
Naturalmente non si chiede di fare a distanza quello che si sarebbe fatto in presenza. Non è possibile farlo e sarebbe sbagliato pretenderlo. Questo approccio creerebbe solo ansia in tutti. Dobbiamo fare quello che è possibile fare. Cercando di tenere presente che in questa fase prendersi cura delle persone sul piano umano è almeno altrettanto importante dell'attenzione per i processi di apprendimento scolastici. Molti ragazzi e molti insegnanti raccontano con emozione il piacere di ritrovarsi, di sentirsi, di ascoltarsi, di guardarsi. Siamo tutti disorientati e abbiamo bisogno gli uni degli altri. E' importante esprimere quello che pensiamo e quello che sentiamo. Per questo sto pensando a un'iniziativa. Una sorta di Cronaca dal Fronte della Scuola al tempo del Coronavirus. Una cronaca a staffetta, una sorta di diario in cui insegnanti, studenti, genitori, personale Ata e preside si alternano nel racconto di quello che stanno provando, delle loro preoccupazioni, delle loro speranze. Potrebbe essere un documento sul tempo che stiamo vivendo, dove parlare del presente, ma anche di come uscire da questa fase, di come sentiamo che questa esperienza ci sta cambiando, di quello che pensiamo di fare dopo. Perché in questo momento abbiamo forse anche bisogno di parlare del dopo, del futuro, di come pensiamo di fare tesoro di quello che sta succedendo, di come uscirne migliori e più forti. Un giorno magari potremo rileggere questo diario per capire meglio chi siamo stati e cosa abbiamo vissuto.

Nei prossimi giorni, appena il Governo comunicherà fino a quando rimarranno ancora chiuse le scuole (perché è ormai certo che la data del 3 aprile verrà proprogata), cercheremo di riorganizzarci e metteremo in campo alcune iniziative per aprire momenti di discussione e confronto con gli insegnanti, con gli studenti, con il personale Ata, con gli organi collegiali della scuola. Vedremo cosa è ragionevolmente possibile fare, in quale forma e con quali strumenti.
Per il momento mi fermo qui, ringrazio tutti per la collaborazione e rimango a disposizione per qualsiasi necessità all'indirizzo di posta elettronica presidenza@ittmarcopolo.edu.it.
Un abbraccio e un saluto affettuoso a tutto il "Marcopopolo"

Ludovico Arte
Dirigente Scolastico Istituto Tecnico per l Turismo "Marco Polo" di Firenze