Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    ETERNA INSODDISFATTA

    Ogni tanto vorrei poter riuscire ad essere più spensierata, più serena, più tranquilla; a volte vorrei avere meno pensieri.
    Sono sempre stata una tipa molto malinconica e riflessiva, ma ultimamente percepisco una strana sensazione di pesantezza e di preoccupazione che non mi abbandona.
    In tutto ciò che faccio devo sempre trovare anche un solo dettaglio che mi impedisca di vivere quella leggerezza che dovrebbe coinvolgermi completamente, data la mia età.
    È come se dentro di me ci fosse una vocina che sempre pronta a dirmi di trovare qualcosa di sbagliato, di non perfetto, o un qualcosa che non è andato secondo le previsioni.
    Non riesco mai a godere interamente di tutte le cose che faccio, devo trovare sempre un “neo” che mi porti a quei soliti pensieri pesanti e privi di spensieratezza che porto con me.
    Pretendo continuamente da me stessa una sorta di realizzazione ed eccellenza che mi impedisce di vivere a pieno anche i brevi momenti di soddisfazione, perché ho sempre una scia di infelicità, malinconia e delusione che mi accompagna.
    Questa continua ricerca della perfezione non mi permette di apprezzare i piccoli passi. Gli errori che commetto nella mia vita, come tutti, si frappongono a obiettivi e ostacoli che diventano irraggiungibili; non accetto mai scuse per i miei sbagli, quasi come se io non potessi permettermeli.
    Sono consapevole del fatto che l’unica “colpevole” del mio essere così sono io, perché sono la sola e unica che continuamente pone a sé stessa continui limiti da oltrepassare.
    Per questo credo che non riuscirò mai ad essere veramente fiera di me e di ciò che ho costruito; forse sono destinata ad essere un’eterna insoddisfatta.

    Mirea Cerini, 4D