Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    lettera19

    Da non credere, avere tanto tanto tempo a disposizione e non sentirlo come tempo libero ma come il tempo vuoto.
    Abbiamo perso la nostra libertà per ora l'abbiamo barattata con la possibilità di uscirne tutti sani e salvi.
    Questa convivenza così stretta 24 ore al giorno con la propria famiglia mi destabilizza, un modus vivendi coatto.....non mi piace il detto Chi si accontenta gode Io vorrei godere degli attimi e non subirli.ho insegnato ai miei figli che la libertà è il più alto dei valori e adesso che non possiamo essere liberi di scegliere mi sento come un pesce dentro la sua vasca tonda.
    Rivoglio la mia vita rivoglio la maledetta sveglia alle 6:20 di mattina rivoglio la tentazione di controllare il registro elettronico.
    Rivoglio la voglia di tornare a casa nel mio nido, voglio nuovamente arrabbiarmi perché i miei figli tornano tardi il sabato sera.
    Ho bisogno di un abbraccio e se tutto andrà davvero bene abbraccerò anche la fidanzata di mio figlio.

    Martina Giubbilini, madre di un alunno, 23 marzo 2020