Il Collegio docenti dell'Itt Marco Polo ha approvato ieri, senza contrari, il seguente documento in merito all'attuale situazione palestinese.
Mentre viviamo le nostre vite tra affetti, comodità, successi e difficoltà, a Gaza si consuma una tragedia umanitaria di proporzioni inaccettabili. La popolazione civile palestinese è allo stremo: sotto le bombe, priva di acqua e cibo, con ospedali distrutti o deliberatamente colpiti.
Quella in corso non è più una guerra: è un'aggressione sistematica che il Governo di Israele porta avanti con determinazione, ignorando gli appelli internazionali e violando i principi fondamentali del diritto umanitario.
Decine e decine di migliaia di palestinesi, per la quasi totalità civili, hanno perso la vita dall'inizio del conflitto, mentre più di 1.200 israeliani sono stati uccisi durante l’attacco del 7 ottobre e nei mesi successivi.
A questo si aggiunge la distruzione delle infrastrutture sociali e sanitarie di Gaza e in mezzo a tutta questa distruzione e morte non si intravede alcuna volontà da parte del Governo Israeliano di porre fine al conflitto; al contrario, si alimenta un ciclo di violenza perpetuato in nome della vendetta e del dominio.
Non possiamo dimenticare l’orrore dell’attacco del 7 ottobre 2023, quando Hamas ha compiuto una brutale aggressione contro la popolazione israeliana, causando centinaia di morti, rapendo e torturando decine di civili. Un atto di terrorismo che ha seminato dolore e paura, e che merita piena e ferma condanna. Tuttavia, la risposta militare dello Stato di Israele ha assunto una dimensione sproporzionata, colpendo indiscriminatamente la popolazione palestinese.
Anche la popolazione israeliana continua a soffrire: vive nel timore per i propri ostaggi, piange i morti, teme per la vita dei propri figli mandati al fronte, e affronta un futuro segnato dall’insicurezza. Ma è il popolo palestinese a subire le conseguenze più gravi, disumane e sistematiche: migliaia di civili uccisi, intere famiglie annientate, bambini resi orfani, affamati, traumatizzati o semplicemente cancellati.
Come cittadini e sostenitori della Costituzione della Repubblica Italiana, che ripudia la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, crediamo che la tregua oggi discussa, pur necessaria, non sia sufficiente. Non basta fermare temporaneamente le armi: è urgente costruire la pace, avviare la ricostruzione di Gaza, ridare alle persone la loro vita, e impegnarsi in tutti i modi possibili per promuovere il dialogo e il riconoscimento reciproco.
Come scuola, abbiamo un mandato di pace, educazione e accoglienza. Crediamo nel valore dell'umanità condivisa, al di là di ogni confine. Siamo pronti ad accogliere chi fugge dalla guerra e a impegnarci affinché nel suo Paese possa tornare la pace. Perché educare significa anche insegnare a scegliere la vita, la giustizia e la dignità.
Il collegio dei docenti del ITT Marco Polo si associa quindi alle dure parole del Presidente della Repubblica sulla situazione a gaza rilasciate il primo giugno e chiede alle istituzioni italiane, europee ed internazionali di adoperarsi in tutte le sedi nazionali ed internazionali affinché
- si fermi il genocidio in atto a gaza con un cessate il fuoco generale
- si permetta l'arrivo e la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione palestinese, sotto l'egida dell'ONU
- si ci sia l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani ancora tenuti prigionieri da Hamas
- si sospendano gli accordi di collaborazione con il governo israeliano che prevedono l’invio di armi
- si riparta con un processo di pace che possa stabilizzare l'area ed interrompere la spirale di violenza del conflitto israelo-palestinese.
Firenze, 5 giugno 2025 - Collegio docenti dell'ITT Marco Polo